Orto di Venezia

Michel Thoulouze, fondatore di Orto di Venezia, sostiene che un grande terroir superi l’importanza di un grande enologo nella produzione di un grande vino.

La cantina, unica a Venezia, sorge su un terreno abbandonato per cento anni, ri- trovato grazie a una vecchia mappa settecentesca che lo designava come il “Vitigno del Nobil Uomo”.

Michel, un manager di successo, decide di riqualificarlo con l’aiuto di agronomi di Romanée Conti e del papà del Crozes Hermitage. Impegnato nella coltivazione “duro su duro”, senza aratri o diserbanti, crea un terroir considerato il migliore non solo a Sant’Erasmo ma in tutta la Laguna.

Producento vino secondo “natura e buon senso”, senza enologo, impianta 4,5 ettari di vigneti con Malvasia Istriana, Vermentino e un tocco di Fiano. La prima vendemmia nel 2008 produce un vino bianco da invecchiamento, riconosciuto internazionalmente.

La vinificazione è semplice, con fermentazione naturale, 10 mesi in botti d’acciaio e 2 anni in bottiglia. Il risultato è un vino bianco persistente, di corpo, ricco di minerali e sentori iodati, con spiccata acidità per un invecchiamento prolungato.

Situata a Sant’Erasmo, soprannominata “l’Orto di Venezia” o “l’Orto dei Dogi”, la cantina riflette l’eredità agricola dell’isoletta.